(Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul) BRAUN, GEORG – HOGENBERG, FRANZ. Bizantinum nunc Constantinopolis. Dal “Civitates Orbis Terrarum”, Colonia, 1572 circa. Incisione in rame, coeva coloritura a mano, cm 33,2 x 48,2 circa (alla lastra) più margini; titolo in alto al centro; nel mare galeoni europei e galee turche riempiono i mari del Bosforo e del Corno d’oro, al margine inferiore un nobile turco con un piccolo corteo di giannizzieri ben abbigliati, l’uno su cavallo bianco, gli altri intorno, con l’arco in mano cavallo che gli fanno da scorta; ai lati, leggermente più in basso, ma sempre nel corpo della veduta, 12 tondi con teste di sultani e regnanti disposti in ordine cronologico da sinistra a destra; testo latino al verso. Secondo stato della veduta, con il tondo a destra che include il ritratto di Sultan Murad III, mentre, nel primo stato, i tondi non sono presenti o quest’ultimo risulta vuoto. Questa veduta di Costantinopoli è una delle più belle e più ricercate di Istanbul. Il punto di vista è quello dal villaggio di Scutari, e la città è ben rappresentata, al centro il “Corno d’Oro”, visibili tutte le sue fortificazioni e il quartiere genovese di Galata sulla destra, sulla sponda opposta del Corno d’oro. Sono visibili i grandi edifici di Istanbul durante l’epoca d’oro del regno ottomano, al culmine della sua potenza durante il regno di Solimano il Magnifico: Eski Saray, l’Ippodromo, Hagia Sophia, Hagia Irene, Moschea Suleymaniye e il Palazzo Topkapi. George Braun (1541 – 1622), chierico di Colonia, è stato il principale curatore del “Civitates Orbis Terrarum”, per la prima volta pubblicato a Colonia nel 1572, poi edito ad Anversa e a Colonia fino al 1618, anno in cui apparve il sesto e ultimo volume. Queste le principali edizioni: 1572, vol. I; 1575, vol. II; 1581 vol. III; 1588 ca. vol. IV; 1598 ca. vol. V; 1618 vol. VI. Questi volumi vennero pubblicati originariamente in latino, e poi ristampati in tedesco e in francese. Il volume VI comprendeva un’edizione di piante supplementari. Dopo il 1618 le lastre divennero di proprietà di Abraham Hogenberg, il quale si incaricò delle successive riedizioni. Alla sua morte, le lastre vennero acquistate da Jan Jansson, il quale, usandole come base, pubblicò un’edizione in otto volumi, riedita a sua volta negli anni successivi. Bell’esemplare a pieni e irregolari margini e in bella e coeva coloritura. € 1600

 

 

(Contea di Nizza, Piemonte, Marchesato di Saluzzo, Monferrato, Langhe, Oneglia, Marchesato di Finale, Genovesato) CANTELLI, GIACOMO (DA VIGNOLA) – DE ROSSI, DOMENICO. La Contea di Nizza divisa nei suoi quattro Vicariati, col Marchesato di Dolcacqua e Contea di Tenda, come appendici della Co. di Nizza, il March.°di Saluzzo, e le Quattro Valli Protestanti. Descritte da Giacomo Cantelli Geog.° del Ser. mo di Modena. Parte Meridionale del Monferrato, il Tratto delle Langhe, il Princispato d’One:lia, il Marchesato del Finale, et parte del Genovesato, descritti da Giac.° Cantelli Geog.° del Ser.mo di Mod.a. Il Piemonte sotto nome del quale vengono compresi il Ducato d’Aosta, il Princispato di Piemonte, la Signoria di Vercelli, li Marchesati di Susa e di Saluzzo, la Contea d’Asti, et il Canavezse. Con parte del Ducato di Monferrato Spettante alla Casa Reale di savoia. Rimanendo l’altra parte al Sereniss.mo Mantova. Il tutto descritto da Giacomo Cantelli Geografo del Sereniss.mo S. Duca di Modena. E dato in Luce da Domenico de Rossi erede di Gio. Giac.o de Rossi dalle sue Stampe in Roma alla Pace con Privil. Del S. P. L’Anno 1691 die 25 ottobre. Incisione in rame, cm 55,5 x 86 (alla lastra) più margini. Grande tavola cartografica con doppio titolo sia la margine superiore che entro grande cartiglio sorretto da puttti in basso sulla destra, breve legenda in basso sulla sinistra sorretta da leone. Tranne una leggera accentuazione della brachetta centrale e talora un lieve ingiallimento marginale, esemplare in ottimo stato di conservazione. € 1650

 

 

(Torino) REMONDINI. Prospectus Viae Padi illuminatae Augustae Taurinorum / Vue de la Rue du Po avec l’illumination à Turin. Remondini, Bassano, 1770 circa. Incisione in rame all’acquaforte, colore d’epoca, cm 32 x 43 circa (il foglio). Rara veduta ottica di Corso Po in Torino. Alcuni difetti sull’inciso, un minimo foxing marginale e un piccolo forellino verso l’angolo in basso a destra, vivace coloritura. Nell’insieme buono lo stato di conservazione. € 500

 

 

(Classici latini) QUINTILIANUS, MARCUS FABIUS (QUINTILIANI, M. FABII, QUINTILIANO, MARCO FABIO). M. Fabii Quintiliani Institutionum Oratorium (Institutiones oratoriae). Libri Duodecim. Summa diligentia ad fidem vetustissimorum codicum regogniti ac restituti. Accesserunt huic renovatae editioni. Declamationes, quae tam ex P. Pithoei, J. C. Clarissimi, quam aliorum Declamationes Undeviginti. M Fabii Avi et Calpurnii Flacci Declamat Bibliothecis & editionibus colligis potuerunt. Cum Turnebi, Camerarii, Parei, Gronovii, & Aliorum Notis. Cum indice locupletisimo, tam in textum, quam Notas. [con:] M. Fabii Quintiliani Declamationes. Undeviginti. M. Fabii Avi et Calpurnii Flacci Declamationes. Auctoris Incerti Dialogus. De causis Corruptae Eloquentiae. Cum variorum notis. Tomus II. Primo volume: Lugd. Batav. et Roterodami, Ex Officina Hackiana, 1665. In 8vo, antip. incisa a p. p., front. con marca tip. con aquila e motto “Movendo”, pp. 28 n. n., 916 + 30 di Index + 2 c. b., leg. post. in t. perg. rigida con titolo ms. al dorso. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Secondo volume: Lugd. Batav. et Roterodami. Ex Officina Hackiana, 1665. In 8vo, antip. incisa a p. p. (da R. a Perlyn fe.), front. con marca tip. con aquila e motto “Movendo”, pp. 784 + 7 di Index + 1 c. b., leg. post. in t. perg. rigida con titolo ms. al dorso. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Marco Fabio Quintiliano ( 30 – 40 d.C.) importante maestro di retorica (ebbe tra i suoi allievi Plinio il giovane) dopo vent’anni d’insegnamento, decise di abbandonare l’incarico e si dedicò alla stesura di un dialogo in cui espose la propria posizione sulla crescente corruzione dell’arte dell’eloquenza: l’opera perduta e qui esposta come “di incerto autore”, il “De causis corruptae eloquentiae”, e l’“L’Institutio oratoria”, in cui l’autore tenta di rispondere come mai la grande oratoria, quella che aveva reso famosa l’aula del senato di Roma al tempo di Cicerone, sembrava ormai solo un ricordo del passato. Seicentina del più grande trattato di retorica dell’antichità romana, ripartito in 12 libri, e delle restanti opere di Quintiliano. Precedono testimonianze e giudizi di autori vari sul grande retore latino (è presente fra l’altro la prefazione del Poliziano alle “Institutiones”). Ebbe a scrivere Theodor Mommsen sull’opera: “È una delle più eccellenti opere che possediamo dell’antichità romana, ispirata a buon gusto e retto giudizio, semplice nel senso e nella composizione, istruttiva senza pedanteria, attraente senza necessità di sforzo personale, in contrasto intenzionale con la letteratura vuota e manierata del tempo”. € 800

 

 

(Geologia, vulcani, terremoti, Italia) GATTA, LUIGI. L’Italia. Sua formazione, suoi vulcani e terremoti pel Capitano Luigi Gatta. Ulrico Hoepli Editore – Librajo, Milano, Napoli, Pisa, 1882. In 4to, front. in rosso / nero, pp. XV, 539 (con Indice analitico), 32 incisioni su acciaio in b/n n. t. (in antiporta la veduta del tempio di Serapide presso Pozzuoli ) e 3 carte litografate + 1 carta rip. in colore “Carta sismopirica della penisola italiana e del terremoto” del 17-18 Marzo 1875″, bross. non orig. in carta su cui è riportata parte della copertina originale. Tranne questo difetto della copertina si tratta di un volume in ottimo stato di conservazione. € 220

 

 

(Fisica nucleare) GENTILE, GIOVANNI. Fisica nucleare. Edizioni Roma, Roma, A. XV – 18 maggio 1937. Rara edizione originale, l’unica uscita. In 8vo, pp. 198 (con Indice e Errata Corrige), tabelle, schemi, grafici, formule e ill. fot. in b/n n. t., bross. edit. in carta arancio con filetti in verde e titoli in nero. Giovanni Gentile (Castelvetrano, 1875 – Firenze, 1944). Filosofo, pedagogista, politico e accademico, fu, insieme a Benedetto Croce, fu uno dei maggiori esponenti della cultura italiana della prima metà del XX secolo. Fu cofondatore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, e artefice, nel 1923, della riforma della pubblica istruzione nota come “Riforma Gentile”. Figura di spicco del fascismo, in seguito alla sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, fu ucciso da gruppi partigiani di azione patriottica (Gap). Rara pubblicazione. Imperfezioni al dorso e uniforme ingialimento ma conservazione molto buona. € 155

 

 

(Sericoltura) IL VILLAGGIO (EDITO PER CURA DEL GIORNALE DI). Bachicoltura e la confezione del seme bachi di in Italia. Milano, Tipogrfaia Fratelli Lanzani, 1909. In 8vo grande, pp. 326 con Inidce, mm. ill. fot. in b/n n. t., bross. edit. in carta verde graficamente illustrata. Interessantissimo a raro. Buona conservazione. € 100

 

 

(Edizioni d’arte, Bompiani) ANONIMO UMBRO DEL XIII SECOLO. “Contrasto del ricco e del povero”. Valentino Bompiani Editore, Istituto statale d’Arte, 1954. In antiporta: Istituto Statale d’Arte d’Urbino. Il testo della laude drammatica è tolto, per cortese consenso dell’Editore Valentino Bompiani, dal volume: “Le Sacre Rappresentazioni Italiane”, raccolta di testi a cura di Mario Bonfantini; lo ha trascritto Giuseppe Paolini insegnante di disegno dei caratteri nell’Istituto; lo ha adornato con figure incise all’acquaforte Renzo Scopa alunno della prima classe del Corso di Magistero nell’anno scolastico 1953 – 1954. In 8vo (cm 19,5 x 26,5), ff. 22 su carta forte uso mano, occhietto, ant. su carta gialla, 1 p. b. al v. dell’antip., 1 p. b. di destra, al recto del front., front. su 2 pp. (anche sul v. dell’antip.) su carta gialla, con xil. sul v. dell’antip. e titolo a p. p. sul r. della p. a fronte, al v. 1 p. b. e, ancora, 1 p. b. di destra, con il v. in carta gialla; capolettera in rosso, testo in nero, xil. al r. di quasi tutti le 20 pp. di testo, ultime 2 pp. b., al colophon, al v. del penultimo f.: “Tiratura di 150 esemplari numerati di cui 50 per omaggi, su carta “Umbria” delle Cartiere Milani di Fabriano. Questo è l’esemplare n. 136”; bross. in carta color vinaccia con grande testa di satiro incisa al piatto. L’edizione a cui fare riferimento per un confronto del testo è “Le Sacre Rappresentazioni Italiane”, raccolta di testi dal secolo XIII al secolo XVI, a cura di Mario Bonfantini, con illustrazioni a cura di Elio Vittorini, edito a Milano, dalla Valentino Bompiani nel 1942. È una raccolta ben curata e di grande interesse, che comprende, oltre alla “Sacra Rappresentazione Umbra”, “Il Dramma Sacro a Firenze”, “Il Teatro Sacro Romanzesco”, “Il Teatro Dialettale”. I personaggi: Il povero, Il ricco, Un Angelo, Lucifero, I Demoni, Abramo. Nell’interno della casa del Ricco e nella strada dinnanzi alla casa; in Inferno e in Paradiso. La laude perugina del Contrasto del povero e del ricco, una delle anonime “Laudes Evangeliorum” dei laudari delle confraternite di Perugia, svolge, in forma drammatica, la parabola di Lazzaro e del ricco Epulone (Vangelo di Luca XVI). Il ricco che ha scacciato il mendicante nudo e straccione difendendo la disuguaglianza delle fortune. Tipicamente popolari, sia nell’argomento che nell’intonazione e nell’esecuzione, le laude drammatiche umbre (così importanti per lo sviluppo, cui daranno luogo in seguito, delle sacre rappresentazioni toscane del XV secolo), costituiscono una delle espressioni più singolari della religiosità del Duecento. Varie di contenuto e di valore artistico, si rivolgono soprattutto al pubblico meno qualificato, con intenti pratici di commozione e di esortazione morale, di propaganda e di esortazione religiosa e liturgica. Pur composte quasi esclusivamente da chierici di varie confraternite, forniti di una notevole cultura, esse tuttavia, tenendo appunto conto dello spettatore cui erano destinate, riescono a una espressione ingenua ed elementare Ottimo stato di conservazione. € 260