Cartografia italiana / Abruzzi
BORDIGA, GAUDENZIO.
Umbria e Abruzzi con parte di Toscana, Lazio e Marche.
Dalla “Carta Amministrativa del Regno d’Italia co' suoi stabilimenti politici, militari, civili e religiosi e con una parte degli stati limitrofi. Costrutta nel Deposito della Guerra per ordine del Ministro della Guerra e Marina nell'anno MDCCCXI, aggiunta e corretta nell'anno 1813”, edita a Milano nel 1813 (una grande carta composta da più fogli quadrettati e applicati su tela d'epoca, ciascuno di cm 54 x 67 circa per un perimetro totale di cm 1400 x 1100 circa), bella carta comprendente i territori dell'Umbria e degli Abruzzi, delimitata a ovest dai confini con la Toscana e il Lazio (Arezzo, Cortona, Chiusi e il Lago di Bolsena) e a est dalla costa delle Marche e degli Abruzzi. La carta è composta da un foglio, numerato come foglio XXIV sulla parte incisa, e con il numero 24 al retro della tela. Benedetto e Gaudenzio Bordiga furono incisori e cartografi, originari della Valsesia e attivi a Milano nella prima metà del XIX secolo, un periodo caratterizzato da alterne vicende storico politiche, in cui realizzarono un discreto corpus incisorio. L'opera più importante cui contribuirono fu la “Carte générale du Théâtre de la Guerre en Italie”, una grande carta commissionata, nel 1797 dallo Stato Maggiore dell'Armata Francese di Napoleone, al capo battaglione Bacler d'Albe, capo del Gabinetto Cartografico Francese: la carta, celebrativa della prima campagna d'Italia, fu in gran parte realizzata a partire da carte preesistenti, fu realizzata in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giacomo Pinchetti e fu appunto incisa dai fratelli Benedetto (1800 - 1834) e Gaudenzio Bordiga. Gaudenzio Bordiga (Camasco, Varallo, 10 febbraio 1773 – Milano, 18 gennaio 1837), seguì a Varallo studi letterari e di disegno. Stabilitosi a Milano con il fratello Benedetto, fu capo incisore dell'Istituto Geografico Militare e mantenne tale carica anche dopo l'occupazione austriaca. Senza la collaborazione del fratello Benedetto, Gaudenzio disegnò, e a volte incise, varie carte geografiche militari (“Carta delle stazioni militari in Italia”, 1804; “Carta militare del Regno d'Etruria e del principato di Lucca”, 1806) e scrisse opere di erudizione storico – artistica (“Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari, pittore e plasticatore”, Milano, G. Pirotta, 1821; “Storia e guida del Sacro Monte di Varallo“, Varallo, 1830). Molto buono lo stato di conservazione.
Codice articolo 1758
€ 250 00

DE AGOSTINI, GIOVANNI - VSEVOLODE, NICOULINE.
Imago Italie. Emilia Romagna / Liguria / Abruzzo e Molise.
Tre cartine tratte da "Imago Italiae", il sontuoso ed elegante atlante d’Italia compilato da Giovanni de Agostini, uscito a Milano nel 1941 e edito in sole 999 copie numerate. L'atlante fu corredato dall’interessante testo in due colori di G. Lang, che descriveva le regioni della penisola con la tipica enfasi caratteristica di quegli anni, e da 19 mappe che furono opera dell’illustratore, pittore e scenografo russo, naturalizzato italiano, Vsevolod Petrovič Nikulin (Nicouline), il quale illustrò i territori con un innovativo gusto geo - pittorico, disegnando le città principali e le varie aree con i loro edifici più rappresentativi, e arricchendole con personaggi in abiti tipici, punti di interesse, peculiarità agricole, commerciali e turistiche. Tutte le carte presentano alcuni abbellimenti stilistici, come grandi rose dei venti, a indicare l’orientamento geografico, decorativi velieri nei mari e grandi cartigli con i titoli. L’apparato decorativo è infine completato dalla finitura dei bordi a filo oro a sottolineare l’importanza editoriale dell'opera. Le nostre cartine sono state rifilate e inserite in un passepartout a tre finestre che ne esalta la parte centrale e le rende elemento decorativo e di arredo. La misura dell'insieme è di cm 34 x 101 (alla luce della cornice), cornice laccata blu scuro. Più tenui gli azzurri delle prime due cartine, più intenso quello della terza, ottima conservazione dei tre fogli presentati; una mancanza dello smalto sul lato inferiore della cornice, buona conservazione.
Codice articolo 7844
€ 300 00

ORTELIO, ABRAMO.
Aprutii Ulterioris Descriptio.
Anversa, 1590 circa. Dal “Theatrum Orbis Terrarum”, incisione in rame, colore d'epoca, cm 33 x 43 (alla lastra) più margini, testo francese al verso, in alto a sn. titolo entro cartiglio a volute geometriche. La carta deriva da quella pubblicata da Natale Bonifacio nel 1587 (in bs. sulla sn., in piccolo riquadro, “Natalis Bonifacius... describeb.”). Il "Theatrum Orbis Terrarum" è stato il primo atlante moderno, comprendente carte di tutte le zone del mondo. Prima di allora la produzione cartografica era stata irregolare, locale a livello di produzione, e i pochi atlanti, i cosiddetti "Atlanti Lafreriani" erano costituiti su richiesta, raccogliendo carte di alcune zone e ignorando le altre. La geniale intuizione di Ortelio fu appunto quella di riunire, in un unico corpus, la produzione cartografica del periodo, costituendo la base per un'impresa editoriale di enorme successo che sarebbe stata pubblicata dal 1570 al 1612. Esemplare uniformemente brunito e con difetti marginali, stretti margini, bella la coloritura.
Codice articolo 2979
€ 400 00

ORTELIO, ABRAMO.
Aprutium.
Tratta dall’edizione francese del compendio del “Theatrum Orbis Terrarum”, edito intorno al 1604. Incisione in rame, b/n, cm 8 x 11 (alla lastra) più margini, testo francese al verso. Una piccola piega all'angolo superiore sinistro, buono stato di conservazione.
Codice articolo 1399
€ 110 00