Vedutistica extraeuropea / Indie
ANONIMO.
Gouvernement de la Compagnie des Indes Orientales tant en ces Provinces que dan les Indes.
Hollande, primi XIX secolo. Incisione in rame all'acquaforte in colore d'epoca, cm 33,5 x 44 (alla lastra ) più margini. Curiosità cartacea con piega editoriale, quindi tratta da volume da noi non conosciuto, in tenue coloritura e (tranne una piccola mancanza nel titolo) in buona conservazione.
Codice articolo 2510
€ 130 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola II. Country to the Northward from Nowagurh Teeba.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Un piccolo foro della carta al margine superiore, minime imperfezioni nello spazio didascalico al margine inferiore, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza. Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9331
€ 2.200 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola III. View of the Country from Urshalun Teeba.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Minime imperfezioni di mancanze al margine inferiore, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9332
€ 1.600 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola IV. The Ridge and Fort of Jytock.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi ma un poco attenuati i colori in certe aree dell'immagine. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9333
€ 1.400 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola IX. Fort of Raeengurh.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Un piccolo foro della carta all'angolo inferiore destro, minime imperfezioni, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9338
€ 1.600 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola V. The Town of Rampore.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Minime imperfezioni, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9334
€ 1.800 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola VI. House of Rana of Cote Gooroo.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Minime imperfezioni, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9335
€ 1.600 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola VIII. The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi ma un poco attenuati i colori in certe aree dell'immagine. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9337
€ 1.600 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola X. Crossing the Touse.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Minime imperfezioni, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Minime imperfezioni, non uniforme la coloritura nella parte del cielo che presenta alcuni aloni, verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori nel resto dell'immagine. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9339
€ 1.800 00

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola XI. Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo.
Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi e vivaci i colori. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia...” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851).
Codice articolo 9340
€ 2.200 00